Dopo anni di lotte, occupazioni ed autogestioni, finalmente l’ultima spiaggia non ancora privatizzata di San Nicolò al Lido di Venezia, è tornata al patrimonio pubblico (Demanio Marittimo) e quindi si appresta ad essere disponibile per gli utilizzi sociali che il Comune di venezia aveva già auspicato con tanto di mozione votata in consiglio. E’ un grande successo per tutti coloro, e sono stati centinaia, che in questi anni hanno dimostrato con azioni concrete come quel bellissimo pezzo di arenile, che tralaltro insiste su una zona di interesse comunitario ambientale, potesse essere utilizzato come bene comune e non come simbolo del degrado e dell’abbandono da una parte, e della sottrazione all’uso sociale dall’altra, in virtù di servitù militari assurde.
GlobalBeach infatti era da anni destinata a spiaggia della polizia di stato, e rientrava quindi in quelle aree definite “strategiche” ma che in realtà altro non sono che pezzi di territorio sottratti ai cittadini. Nel caso della spiaggia di San Nicolò si era giunti persino al paradosso: non solo quella spiaggia era stata “militarizzata”, ma poi in seguito anche abbandonata e lasciata al più completo degrado. All’interno, quando l’abbiamo occupata la prima volta, vi abbiamo trovato di tutto, dalle macerie di risulta di cantieri edili della zona, a bidoni di olii esausti, dalle siringhe alle immondizie.
Centinaia di attivisti hanno pulito tutto, e hanno finalmente ridonato alla città, anche dal punto di vista paesaggistico, un angolo visitabile e fruibile. Il secondo anno la battaglia di GlobalBeach è stata quella per liberarsi dall’amianto, presente nelle grandi quantità di ethernit con cui erano costruite le vecchie strutture. Una battaglia vinta.
GlobalBeach è stata un’esperienza straordinaria di autorecupero di un bene comune, in funzione di un utilizzo sociale: l’iniziativa infatti si è sempre svolta in occasione della Mostra del Cinema, e ha offerto ospitalità a basso costo a studenti e frequentatori della Mostra che non potevano certo permettersi i prezzi altissimi del mercato turistico veneziano. E quella spiaggia è stata anche il luogo di passaggio per tantissimi artisti, registi, attori, conosciuti a livello internazionale oppure no.
Un luogo quindi che saputo mettere insieme arte, ambiente, culture, turismo sociale, impegno civile. Oggi GlobalBeach è in festa, dopo la liberazione, e si prepara finalmente a vivere! Come attivisti rivendichiamo il successo del suo passaggio al demanio marittimo e chiediamo da subito che il Comune la richieda a sé per poter aprire un percorso di gestione della spiaggia, rivolto alle realtà associative e cooperative che propongano dei progetti capaci di rispondere alle esigenze di giovani precari, di cittadini e turisti che vogliano usufruire del bene comune in maniera nuova e diversa, di artisti e utenti della Biennale e della Mostra del Cinema, di ambientalisti che vogliano contribuire a valorizzare il nostro patrimonio naturale.
GlobalBeach sta in mezzo a due tendenze: da un lato ha i grandi e lussuosi alberghi, inacessibili ai più, con i luoghi patinati delle passerelle e degli smoking, dall’altro i cantieri devastanti del MoSe.
E’ una ragione in più per essere altro da questo, per non ridurre Venezia a questo.
Viva GlobalBeach Libera!
Acquisizione subito da parte del Comune!
Destinazione a progetti per il turismo sociale della spiaggia!
Gli occupanti di GlobalBeach
Global Beach, Anno Terzo: Una storia precaria 1/9 settembre 2006
GlobalBeach 005 – La spiaggia dei pirati contro la guerra 27 Agosto/11 Settembre 2005
GlobalBeach! Dalle moltitudini dell’arcipelago ribelle: Pointbreak in Venice! 1/11 settembre 2004
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