Venezia, Biennale 2009 | Make Worlds al Morion dal 3 al 7 giugno
con il collettivo Exyzt,The Pirate Bay, Bellinux, Globalproject.
Architetti, grafici, designer, artisti, cuochi, video-documentaristi, giornalisti, filosofi, marinai, ricercatrici e insegnanti, carpentieri e meccanici, ingegnieri, sarte, editori e giardinieri…. studenti e cittadini veneziani. Per conoscere e costruire spazi comuni, per agire contro i brevetti e la proprietà intellettuale, per contrastare i mercanti e le caste del sapere.
Venezia è un’isola diventata arcipelago, è formata da tanti mondi che stiamo attraversando e trasformando come la Biennale e l’università. I cicli di autoformazione IUAV nati con Commons Beyond Building a settembre 2008, seguiti da Make worlds before building di Anomalie urbane, hanno prodotto una riqualificazione condivisa degli spazi e dei saperi in questa città e nei quartieri. Questo contributo e lavoro si regge su un dispositivo di autofinanziamento socializzato, una gestione autodeterminata dalle risorse ‘vive’ che rivendicano oltre alle case e gli spazi, la riappropriazione di questo valore aggiunto, valore che qui in particolare si vende a caro prezzo economico e di condizioni di vita, come il diritto di abitare e di poter studiare in città. Al Morion sperimentiamo i Cantieri sociali di autorecupero e autocostruzione, il nostro laboratorio è Venezia.
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