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Anomalie Urbane: DESIGN E CRISI

Rebiennale workshop

25 Maggio 2009 ore 15.00 Aula o2, cotonificio

DESIGN E CRISI

Il design del moderno ha ben rappresentato lo scenario della società del benessere,ignorava il concetto di limite, pensava sempre in termini di risorse illimitate ed inesauribili,a cavallo della grande serie vedeva realizzarsi il grande sogno di una diffusione di massa dell’estetico attraverso le merci.

L’International Stile, attraverso la forma delle merci ha contribuito all’occidentalizzazione del mondo, si e diffuso con la conquista dei nuovi mercati e ha contribuito alla sottomissione all’egemonia occidentale di molti territori, contribuendo a distruggere con una strategia di rapina di risorse e materie prime, insieme alle autonomie e autosufficienze produttive le autonomie e autosufficienze culturali.

L’EXPÒ CHE POTREBBE ESSERE:
“come usare le discipline del progetto per andare oltre la crisi”

Milano non deve fare lo stesso errore di Siviglia, Lisbona, Hannover e di altre città realizzando l’assurdo luna park di padiglioni che a manifestazione ultimata dovranno essere demoliti o andranno in rovina in una landa desolata e senza vita, facendo scempio di quasi due milioni di metri quadri di prezioso territorio agricolo.
……..un intervento incentivato della riqualificazione sostenibile e orientata all’autosufficienza energetica dei 90.000 appartamenti sfitti e dei 300.000 mq di terziario inutilizzato esistenti in Milano……
Il recupero dell’esistente, già edificato e urbanizzato, è una scelta politica e progettuale alternativa allo spreco di territorio agricolo, allo spreco di cubatura e al tempo stesso promuove l’intervento diffuso sulla città, un intervento di recupero che si estende, attraverso il Parco Agricolo Milano sud, all’intero hinterland.

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